Hai una casa nuova?
Hai una casa da ristrutturare?
Vuoi dar nuova vita ai tuoi spazi?
-> In entrambi i casi, una semplice mano di pittura potrebbe non bastare, non essere sufficiente, non essere all’altezza della tua idea di abbellimento e di rinnovamento.
In alcune situazioni, dei materiali che ci potrebbero aiutare sono le resine ma soprattutto i microcementi.
Visto che sei arrivato fin qui, continua a leggere…
Cos’è il microcemento o pavimento in microcemento e che differenze ci sono con i pavimenti in resina?
Ad un primo sguardo appaiono molto simili, sono entrambi pavimenti senza fughe, ma sono in realtà due rivestimenti per superfici molto diversi:
1 – Il pavimento in resina è a base epossidica, ovvero con polimeri che induriscono per reazione chimica, ha un effetto lucido e col passare del tempo può essere soggetto ad ingiallimento, dovuto agli effetti del sole per la loro limitata resistenza ai raggi UV. Esistono dei trattamenti ritardanti ma non risolvono il problema e decidere di arredare con un pavimento in resina significa essere consapevoli di rischiare un pavimento ingiallito e antiestetico.
2 – Il pavimento in cemento e i rivestimenti in microcemento sono invece a base cementizia, si caratterizzano per una maggiore matericità (sensazione/illusione di movimento) e un effetto più naturale; non è soggetto a bolle né ad ingiallimento.
Perché scegliere il microcemento
Sono pavimenti decorativi che hanno diverse caratteristiche in comune e tra queste spiccano:
- Sono pavimenti moderni, senza fughe ad effetto continuo
- Sono rivestimenti di basso spessore (max 3-4 mm)
- Sono personalizzabili nei colori e negli effetti (in modi differenti)
- Sono resistenti agli agenti atmosferici (utilizzando trattamenti differenti)
- Sono applicabili sia all’esterno [anche per rinnovare una terrazza] che in ambienti chiusi
- Garantiscono il massimo dell’igiene grazie all’assenza di fughe impedisce l’accumulo di polveri e altri depositi; in più la composizione chimica lo rende inattaccabile da muffe, agenti batterici e chimici
- Il materiale è idrorepellente ed è quindi la soluzione ideale alla base delle ultime tendenze nel design d’interni: i bagni in microcemento
- Presenta un’ottima resistenza all’usura e col tempo non ingiallisce.
Contro
É resistente ed elastico ma, così come altri tipi di pavimentazione, non è immune da graffi, abrasioni e danni da caduta.
Ok, Capito! Ma dove lo posso utilizzare?
Intanto diciamo che si può utilizzare sia all’interno che all’esterno.
Si applica direttamente sulla pavimentazione e/o sul rivestimento ceramico esistente evitando la demolizione (con l’ovvia e fastidiosa produzione di polvere) e lo smaltimento dei vecchi supporti, salvaguardando anche l’ambiente.
Qualche idea:
1 – Pareti in cartongesso o in muratura
2 – Scale
3 – Vasche e box doccia
4 – Mobili
5 – Caminetti
6 – Banconi
7 – Tavole ed altri elementi d’arredo
Qualche dettaglio tecnico di posa, ti va?
Come si fa?
- Si utilizza intanto un rasante in pasta bicomponente, microfibrato in pasta di resine, inerti minerali in grana grossa, microcemento e speciali additivi; il FONDO può essere applicato direttamente anche su vetro e ceramica. Con 2 mani si riempiono le fughe della pavimentazione esistente.
- In caso di pavimentazioni vecchie con piastrelle che “cantano a vuoto” o addirittura si muovono, si annega una rete in fibra di vetro in questo strato
- Se il prodotto si stende ad esempio in una cabina doccia, con il dubbio di umidità residua, intanto lo si conferma con un igrometro o un telo in nylon attaccato con lo scotch ai lati per capire se si vede eventuale condensa; in questa situazione la prima rasata la si fa con una pasta che fa da barriera vapore che blocca cioè l’umidità preesistente.
- Applicazione di FINITURA, pasta bicomponente con il quarzo in grana fina nella tinta desiderata; 2 rasate rendono la superficie più fine e bella esteticamente.
- Volendo in questo momento puoi far applicare un decorativo a pavimento [es. metallizzato o una velatura] che danno effetti del tutto nuovi ed inaspettati.
- Si protegge il tutto con una speciale finitura poliuretanica bicomponente all’acqua: disponibile nelle versioni LUCIDA, SATINATA e OPACA, protegge e preserva a lungo le superfici
Per semplificare:
0: massetto o parete
1: strato formato con le 2 mani di rasante in grana grossa (meglio con una rete in fibra di vetro annegata all’interno)
2: strato con le 2 mani di rasante in grana fina (su cartongesso, prodotto a rullo con quarzo e poi parti da questa fase)
3: protettivo [in 2-3 mani]
CERTIFICAZIONI E AFFIDABILITÀ
Sul mercato ci sono ottimi prodotti, ma cosa ti puoi aspettare da un ottimo prodotto che uno scadente non ti dà?
- Che abbia un’ottima adesione ai supporti, resistenza alla flessione, alla compressione, ai graffì, all’abrasione.
- Che abbia una Certificazione CE secondo la norma UNI EN 13813 (Codice di buona pratica per i massetti di supporto per interni ed esterni)
- Che sia privo di emissioni nocive, classificazione A+ (la migliore secondo la normativa francese per le emissioni in ambienti confinati).
- Una bassa presa di sporco e resistente a detergenti basici, alcali e acidi.
- Che abbia un certificato HACCP per ambienti alimentari e ospedalieri (è un’ulteriore garanzia d’igiene.
- Ovviamente la resistenza all’acqua e ai raggi UV